Internet, web, social network ormai fanno parte della nostra quotidianità. Ma soprattutto come comportarsi in rete?
Siamo tutti stati catapultati su internet, in questo mondo virtuale, senza aver ricevuto il manuale d'istruzione o un buon tutor/educatore che ci accompagnasse per mano all'interno di questo contenitore. Negli ultimi anni la comparsa dei social network è stata la rivoluzione per avvicinare molte persone alla rete, quante volte si è sentito dire "sono su internet" e parlando si scopriva che la persona si riferiva ad aver aperto un profilo facebook. Una rivoluzione epocale che copre una fascia d'età talmente vasta che se citiamo soltanto che 1,65 miliardi sono gli utenti che accedono a Facebook almeno una volta al mese (dato aggiornato al 2016), possiamo immaginarci quante persone navigano in rete ogni giorno, considerando che questo social network è soltanto una piccolissima parte di internet.
Ci siamo mai chiesti se entrare in questo contenitore che è la rete, fosse necessario un patentino, un esame, un test di ammissione o se bastava soltanto accedere e andare a ruota libera in questo mondo virtuale? Sto scherzando... ma non troppo! Lavoro ormai da anni in rete e quindi mi sono sento spesso coinvolta in riflessioni o per deformazione professionale ad osservare comportamenti impropri, alla fine mi sono decisa a scrivere questo post. Ho notato che di fatto spesso si incorrono in nozioni ignorate o addirittura in errori, non sempre voluti ma anche in buona fede, che possono offendere la morale altrui o addirittura essere travisati con il significato contrario a quello che si voleva comunicare.
I social network hanno poi amplificato questo comportamento perché ognuno di noi si espone in prima persona a raccontarsi, dare opinioni, postare, condividere e prendersi uno spazio "a casa di altri". Ma quanti di noi si sono chiesti come comportarsi e se esiste un'etica di comportamento. Lo sapevate che esiste la parola netiquette, è un termine che unisce il vocabolo inglese network (rete) e quello francese étiquette (buona educazione), ovvero un galateo di internet che sancisce delle regole, un po' come quando da bambini i nostri genitori ci insegnano a vivere nella società.
La nostra attività online come portale web ci porta spesso a partecipare a corsi per migliorarsi e conoscere al meglio il nostro ambiente di lavoro, per l'appunto internet, spesso ci troviamo anche a confronto con avvocati specializzati e specialisti del WEB, quindi apprendiamo nozioni che ci fanno capire come il comportamento in rete, che ha una sua disciplina ben precisa, a volte, per buona fede, come detto sopra, rischia comportamenti erronei che possono portare nei casi più gravi anche a sanzioni e denunce.
In molte situazioni mi sono accorta che ci sono persone, che per il solo fatto che si trovano dietro allo schermo di un computer, si sentono la facoltà di esagerare o dire quello che pensano senza filtri, non riflettendo che anche la rete e i social sono una grande piazza, dove l'educazione vale tanto quanto la realtà “non virtuale”.
A volte basta poco per non esagerare, io ho questo trucchetto, quando debbo scrivere, postare, condividere soprattutto sui social network mi chiedo: "se io fossi nella piazza della cittadina dove vivo, lo farei?". Vi verrà da sorridere, ma il giochetto spesso funziona.
L'elenco è lungo e disparato per la netiquette, quindi se volete documentarvi sull'argomento ci sono siti che forniscono elenchi del galateo in rete.
Concludo questo mio post ribadendovi che internet è come la piazza del paese e quindi valgono le buone regole della vita reale, quindi in rete comportatevi da buoni cittadini, state utilizzando altri strumenti ma le persone sono sempre persone e la BUONA EDUCAZIONE VA SEMPRE DI MODA (citazione del mio papà)!
Descrizione autore Marzia
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