Nessuna vita può dirsi completa senza un pizzico di follia. [Paulo Coelho] Chi è Silvia e che cosa mi accomuna a lei? È un'amica, una travel blogger Entrambe siamo piccole ma grintose (sotto al metro e 60 ma un contenuto concentrato di energia) Entrambe abbiamo i capelli ricci da cui "esplodono" in continuazione idee e progetti Entrambe siamo mamme (lei due e io uno) Entrambe siamo combattive, battagliere, determinate Entrambe abbiamo mariti amorevoli che capiscono i nostri sogni e soprattutto non ostacolano la loro realizzazione (cosa da non poco!) Entrambe abbiamo la passione per i viaggi Entrambe siamo curiose, desiderose sempre di imparare, di crescere professionalmente Entrambe amiamo scrivere le nostre esperienze Entrambe siamo travel blogger, fino a due giorni fa io di professione, lei part-time... ma una notizia che è arrivata a "ciel sereno" ha cambiato tutto, o meglio quasi quasi me l'aspettavo, era solo questione di tempo ma ero sicura che l'avrebbe fatto, come feci io anni fa, ovvero Silvia HA SCELTO LA LIBERTÀ Con una lettera rivolta ai suoi figli, Silvia Ceriegi, meglio conosciuta come la signora Trippando (un nomignolo attribuitele, grazie al suo travel blog di successo che porta per l'appunto il nome di TRIPPANDO), ha annunciato il suo licenziamento dal posto fisso, un posto statale per diventare blogger a tempo pieno. Una decisione forte, nella sua lettera ci sono le spiegazioni di questa sua decisione, sicuramente non facile, vi invito a leggere la lettera sul suo BLOG per meglio comprendere la sua scelta - clicca QUI Me la vedo la signora Trippando, con la sua parlata pisana, che le dà una connotazione scherzosa "molto toscana" che informa i suoi parenti di questa decisione forte e si assume tutte le responsabilità di ripercussioni positive e negative, sia di chi si schiera dalla tua parte, ma anche di chi ti prende per matta. Ci sono passata anch'io e funziona più o meno così... A questo punto mi sento un po' responsabile di questa scelta, perché quando conobbi Silvia lo scorso anno e raccontai la mia storia (che invito pure voi a leggere QUI), vidi una luce nei suoi occhi di mutua comprensione, ovvero che lei non era l'unica folle ad avere pensieri di lasciare un posto fisso per l'attività di blogger, ma qualcuno prima di lei l'aveva già fatto: IO, perché volevo rimettermi in gioco e cambiare vita! Forse Silvia decise proprio in tale occasione l'idea che doveva passare soltanto un po' di tempo per sistemare cose, situazioni e pensieri, ma si stava incamminando verso la strada della libertà. CARA SILVIA... Con questa responsabilità morale che mi sento addosso, voglio scrivere a Silvia una risposta alla sua lettera che ha invaso il web e i social e in pochissime ore, tutti abbiamo partecipato all'entusiasmo della signora Trippando. Cara Silvia, ho commentato la tua decisione sui social con la parola "CHAPEAU" (la Treccani la definisce un'esclamazione di apprezzamento, di ammirazione, dinanzi a prestazioni altrui di alta qualità), perché davvero aspettavo da tempo questo momento e finalmente è arrivato e ho stima di te. Ci siamo conosciute un anno fa in occasione dei tuoi corsi di blogging, quando io volevo imparare, confrontarmi e condividere la mia professionalità con altre blogger. Ci siamo viste la prima volta a Viareggio in ottobre, una due giorni ricca di entusiasmo e apprendimento, scrissi anche un post al riguardo che lo rileggo volentieri oggi perché fu proprio galeotto quell'incontro che mi fece raccontare la mia esperienza e scelta di vita - QUI il post "Evento bloggoso: ascolto, imparo e mi confronto (e mi diverto) - vidi nei tuoi occhi un barlume di speranza che la tua "prigione lavorativa" poteva prima o poi vedere la parola FINE. Ero il simbolo di "chi ce l'ha fatta a cambiare", anche se la strada fino ad oggi non è stata facile, le porte in faccia ce ne sono state tante, ma le soddisfazioni con il tempo stanno arrivando. L'importante è non arrendersi, avere buoni progetti, serietà... ma anche un pizzico di follia e credo che a noi due non manchi proprio! Sono felice di questa tua decisione che ti darà la possibilità di diventare una travel blogger di professione! Ti auguro il successo che ti meriti, ma soprattutto voglio dirti una cosa che mi sta a cuore, anche se nella tua lettera scrivi ai tuoi figli dicendo "mi sono licenziata, ma non l'ho fatto per voi", posso confermarti che questa scelta coinvolgerà in maniera positiva anche loro perché una lavoratrice serena e felice, ma soprattutto appagata è anche una brava mamma. Potranno beneficiare di avere una mamma che potrà gestire il proprio tempo, coniugando il lavoro e l'accudimento della famiglia e dei figli, senza ritmi stereotipati decisi da altri. I tuoi figli un domani potranno dirti: GRAZIE, non l'hai fatto per noi, ma abbiamo avuto una mamma che ha lottato per le proprie scelte ed ottenere la libertà. BRAVA SILVIA, ti auguro il successo che ti meriti. La mia storia e quella di Silvia è l'esempio di chi non si piange addosso, ma invece lotta contro tutto e tutti (perché fidatevi che queste decisioni così forti non trovano mai il consenso di amici e parenti), insegue i propri sogni e li vuole realizzare, ma soprattutto sceglie la LIBERTÀ. Quindi... spiccate il volo verso nuovi orizzonti, la vita è una e va vissuta con un po' di follia dall'inizio alla fine!